nuova medicina germanica
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14 dicembre 2006 - Pensieri di Terapia PDF Stampa E-mail
 

Pensieri riguardanti la Terapia

nella Nuova Medicina Germanica

 

100 % "successo" con la terapia di pazienti la ottiene solo Dio.

Con 98 % però siamo già re di tutti i terapeuti.

Non siamo immortali!

 

Nella cosiddetta medicina ufficiale (con le sue 5000 ipotesi) muoiono secondo il centro di ricerca sul cancro tedesco ad Heidelberg 98% dei pazienti di cancro con chemio o morfina. Nella Nuova Medicina Germanica invece sopravvivono il 98%. Questi 98%, naturalmente, non includono casi pre-trattati con "veleni" o casi terminati o casi pre-danneggiati da diagnosi o prognosi da panico.

A parte questo non possiamo "guarire" il paziente nel senso della medicina ufficiale, ma il 90% dei casi l’organismo del paziente si guarisce da se, se non gli mettiamo panico e se non disturbiamo il corso della guarigione. Anche gli animali sopravvivono in questo modo al 95% al loro cancro.

Due cose dobbiamo sapere in anticipo per permettere la comprensione:

1. Le cosiddette "malattie" non erano niente di "maligno", così come hanno dichiarato le religioni ebraico cristiane. Al contrario, sono parte del programma biologico di sopravvivenza della natura.

2. 90% o più delle cosiddette "malattie" erano sempre sintomi delle fasi di guarigione, che normalmente terminavano da sole. Noi stupidi invece abbiamo sempre tentato di "guarire le fasi di guarigione".

Un esempio:

Arriva un paziente che ha sviluppato focolai rotondi polmonari grazie alla diagnosi e prognosi brutale della medicina ufficiale, cioè ha preso paura di morire; non ha bisogno di chemio né di farmaci, ma dobbiamo spiegargli con dolcezza che può non morirne, soprattutto, non ne ha più bisogno adesso, nella NMG.

Gli dobbiamo spiegare con pazienza, che può essere contento, quando prende una tubercolosi polmonare con tutto quello che implica: grande stanchezza, debolezza, febbre, sudorazioni notturne, ecc, e che adesso si deve comportare come una volta nel sanatorio di Davos con la cura "sdraiata": nessun affaticamento, nessuna agitazione, buona alimentazione ricca di proteine e vitamine (vitamina D). Questi pazienti devono essere seguiti bene ed intensamente, soprattutto psicologicamente, perché facilmente cadono in una depressione psichica, soprattutto quando altri programmi speciali si trovano in soluzione contemporaneamente, per esempio osteolisi che causano dolori.

Che cosa dovremmo ottenere qui con dei farmaci, che nessun dottore prenderebbe comunque mai, specialmente perché non era sino ad ora risaputo nella medicina ufficiale che focolai rotondi polmonari (=adenocarcinima) e tubercolosi polmonare (in presenza di micobatteri) erano un'unica cosa, solo in due differenti fasi del SBS.

Non possiamo guarire focolai polmonari (in fase ca) o tubercolosi polmonari (in fase pcl) con farmaci, radiazioni, imposizione delle mani, guarigioni spirituali, training mentali, ecc. o rimediucci omeopatici. Il paziente può guarire solo da se.

Si trova di fronte ad un grande compito che deve risolvere, ma noi possiamo aiutare umanamente, dal punto di vista medico o di assistenza, e dargli un servizio inestimabile.

Cosa ci resta, che cosa dovremmo "terapizzare", in modo che i nostri avversari ignoranti non possano dire che noi non usiamo (o non dobbiamo usare) per i nostri pazienti quasi nessuna terapia farmacologia tradizionale?

Vogliamo escludere qui i casi gravi della medicina intensiva come emorragie, versamenti pleurici e pericardici, ecc. e anche i casi lievi, che trattiamo con la borsa del ghiaccio o quella dell’acqua calda (nei giorni cosiddetti "freddi") o con tisane o lassativi.

Nelle indicazioni di una volta per farmaci pesanti come cortisone, diuretici, farmaci per la circolazione di ogni tipo o farmaci per la pressione alta, antibiotici o antidolorifici, possiamo constatare che ne abbiamo sempre meno bisogno di quanto credevamo in passato.

In caso di un cosiddetto "tumore cerebrale" di una volta, cercheremo comunque per primo di risolvere il conflitto dell’esistenza/profugo o del sentirsi abbandonato della sindrome.

Sarebbe la cosa più efficace, ma non sempre agisce così rapidamente come sarebbe necessario. Nel frattempo abbiamo sviluppato una terapia completamente nuova ed efficace nella NMG che si è dimostrata già funzionante su sperimentazione personale.

Ma la prima regola basilare in ogni azione della "Germanica" è la prudenza!

Quando il paziente si rende conto (questo comporta un forte impegno del personale!) quanto ci si impegni con lui, anche l’aumento di attenzione nei suoi confronti agisce diminuendo il conflitto.

L’osservazione dei miei avversari: " il Dr Hamer non avrebbe nessuna terapia" non corrisponde naturalmente al vero. Mi è mancata solamente una clinica, per poterlo dimostrare pubblicamente, ma questo me lo impediscono già da 25 anni. E’ vero il contrario: la Nuova Medicina Germanica offre la migliore e contemporaneamente la più naturale e la più biologica terapia.

Importante per il paziente è: solo dove è scritto "Germanico" c’è dentro "Germanico", cioè Nuova Medicina Germanica non falsificata!

Così arriviamo alla domanda importante: chi o che cosa guarisce?

La medicina ufficiale, che si è sempre chiamata arrogantemente "scientifica", nonostante le sue 5.000 ipotesi, ha sempre tentato di combattere i sintomi (quasi sempre anche nella fase di guarigione). In quasi nessuna cosiddetta "malattia" si conosceva la causa, tanto meno quando si trattava di un programma speciale biologico sensato, nel quale i sintomi sono normali e non devono essere combattuti.

Voler accusare la Nuova Medicina Germanica, di non fare terapia (intesa: terapia farmacologica), significa ribaltare la realtà. Mai si è potuto fare terapia causale in tanti millenni prima della "Germanica". Solo con la "Germanica" la possiamo fare. E se con questo sopravvivono il 98% dei nostri pazienti deve essere giusta.

Anche se molti terapeuti, che non capiscono la "Germanica", credono di dover dare rimediucci aggiuntivi per ottimizzare le varie fasi dell’SBS, questo è puro non senso e bisogna scuotere la testa su questi apprendisti stregoni. Non è utile al paziente, ma al portafoglio del terapeuta.

Naturalmente esistono anche difficoltà e complicazioni nel percorso di guarigione dei nostri pazienti. Il fatto che ci fa lottare di più è che i programmi speciali della natura si sviluppano in modo arcaico, ma nella nostra civiltà non biologica è contro natura, non hanno più un senso riconoscibile.

Quando, per esempio, una donna di 45 anni senza figli subisce un aborto e a causa di questo sviluppa un cancro al seno, perché "quasi che sarebbe stato così bello alla fine avere un proprio figlio/nipote", noi vediamo che le regolazioni arcaiche agganciano il loro meccanismo, ma riusciamo solo a comprenderlo in senso "civilizzato". Anche il rinchiudere contro natura gli anziani, via dalla famiglia, nelle cosiddette case di riposo, dove si avvicinano alla morte vegetando o le case per i single oggi tanto di moda.

Ci troviamo nel grande dilemma di voler aiutare queste persone che vivono contro natura, però di non poterle aiutare in senso biologico. Perché le persone di questa civilizzazione avevano inteso la medicina come un’officina di riparazione dei sintomi (così era stato loro insegnato). Un senso biologico della loro "malattia" gli era sconosciuto.

Principalmente esistono due possibilità:

1. Il paziente si trova in un ambiente (per esempio clinica o sanatorio), dove tutti conoscono più o meno la "Germanica" e dove questa fa parte del patrimonio comune. Lì il paziente può "credere" alla NMG anche se non l’ha capita molto bene: "qui tutti la fanno e sembrano capirla". E’ una sensazione consolante da branco. (Anche alla medicina ufficiale ci aveva solo creduto, non l’aveva potuto capire).

2. Il paziente più o meno solo, eventualmente deve anche argomentare contro la sua stessa famiglia e contro i medici. Un tale povero paziente deve capire la "Germanica".

Generalmente nella NMG non dobbiamo credere a niente, si può capire tutto. Ma quando una persona è ammalata non è più in possesso delle sue forze, neanche delle forze mentali. Quando nella fase pcl i suoi familiari gridano perfino: "guarda adesso peggiora sempre… tre settimane fa era ancora in grado di andare in giro, adesso non riesce più neanche ad alzarsi…ha perso tanto peso che è rimasto solo pelle ed ossa"…allora il paziente non ha argomenti per contrastarli, poiché "sembra" abbiano ragione ma solo perché i suoi avversari o membri della famiglia non capiscono niente della "Germanica". Forse neanche vogliono capirla ed eventualmente desiderano la morte del paziente. Con questi pazienti sotto tale tormento dobbiamo avere tanta pazienza. Loro desiderano capire ma non gli riesce.

Un capitolo già nominato precedentemente è "la sindrome", cioè il programma di ritenzione idrica (=SBS) dei tubuli collettori. L’organismo deposita in modo generale una quantità di liquido impressionante, a causa del programma di ritenzione idrica che si trova in fase ca, in modo particolare nella zona degli organi e del cervello che si trovano in fase pcl (ecco perché sindrome). In questo modo si formano per esempio il versamento pleurico o pericardio trasudativo o essudativo, l’ascite, l’epatomegalia (in caso di epatite) o splenomegalia (= fase pcl in caso di conflitto di sanguinamento e di trauma) e tante altre cose.

Una delle complicanze più temute è l’osteolisi in guarigione (fase pcl = leucemia) insieme ad un conflitto di ritenzione idrica o SBS, che chiamiamo gotta. Il campo delle osteolisi in guarigione, specialmente con la sindrome (gotta), comporta il massimo impegno terapeutico da parte del personale curante o dei familiari che assistono. Necessitano possibilmente la più grande conoscenza professionale, un alto grado di umanità e compassione e pazienza in grande misura.

Naturalmente possono sorgere anche tante complicazioni.

Per paragone: nella medicina ufficiale nel 95% di questi casi viene somministrata la morfina "terapeutica", che porta quasi nel 100% alla morte. Nessun dottore la userebbe per se stesso. Gli ex colleghi che reclamano per se il monopolio della cosiddetta "terapia", non fanno terapia, ma uccidono con questa i pazienti.

In realtà nessuno deve morire a causa delle osteolisi o delle loro guarigioni, se si evitano le complicanze. Una delle complicanze è l’emorragia. Il rischio di emorragia è aumentato leggermente perché il sangue, nella fase pcl dell’osso = leucemia, è molto liquefatto (ematocrito 20 o meno). Anche la stanchezza è molto grande.

Se avviene un’emorragia più imponente per esempio dal naso, il paziente può subire un conflitto "di sanguinamento o trauma"; in tal caso i trombocidi si abbassano drasticamente. Anche questo è un programma speciale sensato, per evitare la trombizzazione dei vasi sanguigni, specialmente delle vene, dopo traumi, ma eventualmente ciò comporta successivamente, nella seguente fase di guarigione, un gonfiarsi della milza (splenomegalia). Questo significa per la medicina ufficiale una nuova catastrofe e quasi sempre l’inizio della fine.

Nella terapia di ogni SBS non c’è nessuna ricetta magica (specialmente se subentrano recidive), ma ogni caso deve essere guardato singolarmente. Qui inizia l’arte del terapeuta di sostenere il morale del paziente, perfino quando per esempio in caso di pericolo di una frattura vertebrale deve stare disteso orizzontale per mesi.

Fondamentalmente bisogna dire:

Il futuro medico della Nuova Medicina Germanica non può essere un medico "di serie". Deve essere umanamente integro, modesto, incorruttibile e deve avere le mani calde. Deve essere altamente qualificato, conoscere la storia evolutiva, conoscere molto bene i seguenti rami speciali: la psiche, le TAC del cervello e tutti i campi clinici, perché nella "Germanica" non esistono più medici specialisti: per esempio uno per la ginecologia, il cuore, l’occhio o l’orecchio, ecc. Il medico deve conoscere ogni campo specialistico molto bene e saper collegare i vari campi fra di loro. Questo non richiede solo capacità specialistica e immedesimazione, ma anche capacità di pensiero criminalistico. In più deve aver carisma, altrimenti non riesce ad aver contatto con il paziente, cioè il paziente non è disposto ad aprirsi. Quindi su 100 medici solo uno è utilizzabile.

Non è sufficiente, aver letto qualche libro di NMG o aver frequentato qualche seminario (ladro Meta, Hirneise e soci, ecc.), per buttarsi sui pazienti o arrogarsi di rubare la Nuova Medicina Germanica, inglobarla e mischiarla con medicina ufficiale e altro abracadabra: questo è troppo pericoloso.

Dr. Ryke Geerd Hamer

 
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